“Gli Indipendenti”, una mostra innovativa

Pubblicato in Cronaca

Erano davvero in tanti a Palazzo Cecchini, la sera dell’11 luglio, all’inaugurazione della mostra d’arte collettiva organizzata a sostegno della Caritas parrocchiale dal gruppo degli artisti “indipendenti”. Il Sindaco Francesco Toneguzzo ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale e suo personale, mentre il presidente della Pro Loco Mauro Colavitti ha espresso agli artisti gli auguri della comunità cordovadese. Era presente anche il parroco, don Guido Parutto.

E non mancavano esponenti dell’arte e della cultura del territorio. Sono bastate poche parole e la sua presenza per dare il giusto valore alle belle opere esposte, d’altronde il prof. Giuseppe Onesti è stato il padre putativo di Isabella Passalacqua, fine artista della moderna pittura figurativa. Bastava osservare con attenzione le opere lignee di Franco Daneluzzi per intravedere la manina del grande scultore Mario Zoccolan, che ha voluto accompagnare il suo allievo nella sua prima mostra.

Era presente anche la Prof.ssa Mariella Collavini, autrice e regista teatrale, con il marito Prof. Corrado Infantino, in rappresentanza dell’Associazione Culturale “la Ruota” di Gruaro.

Se l’afflusso di visitatori è stato così numeroso, sicuramente un grande merito va ascritto anche al messaggio apparso sull’attrattivo manifesto che ha letteralmente inondato Cordovado e paesi limitrofi, opera di Gianni Tosini, marito di Isabella Passalacqua.

Il resto l’ha fatto il passaparola. Chi sono questi “indipendenti” semisconosciuti, si sono chiesti i cordovadesi? Forse il segreto del successo sta proprio qui. Franco Daneluzzi, Carlo Fiorido, Francesco Fiorido, Isabella Passalacqua, proprio sconosciuti non lo erano. Pochi però, a Cordovado, conoscevano le loro attività artistiche.

Isabella Passalacqua, ideatrice della mostra, era, assieme a Francesco Fiorido, fra i più noti del gruppo e la mostra ne ha dimostrato il talento artistico. Pittrice figurativa con predilezione per volti, nature morte e fiori la prima, pittore astrattista il secondo, con un passato metafisico e con lavori eseguiti a spatola su colori. Due artisti tecnicamente diversi ma profondamente capaci di esprimere, nelle loro opere, una personalità così forte e matura.

Carlo Fiorido e Franco Daneluzzi, due nomi nuovi nel già ricco mondo artistico cordovadese, hanno portato, con le loro opere, una vera e propria ventata di novità. Carlo, notissimo artigiano, ha affascinato i visitatori con i suoi manufatti artistici in stucco marmorizzato a intarsi, eseguiti con una tecnica medioevale molto rara, che ha premiato l’autore per la sua originalità e sapiente realizzazione. Franco Daneluzzi ha esordito abbinando alle sue opere lignee le sue poesie, in italiano e friulano, stampate su pannelli esplicativi, che hanno saputo catturare l’attenzione del pubblico e portare una nota di assoluta suggestione, il connubio tra pittura-scultura e poesia.

Visto il successo ottenuto, il gruppo saprà offrire anche in futuro altri avvenimenti come quello appena concluso.