Il nuovo sistema delle U.T.I.

Nel Friuli Venezia Giulia è in atto un importante cambiamento nell’organizzazione della vita amministrativa. La giunta regionale ha infatti adottato la riforma delle autonomie locali che istituisce le U.T.I. (Unioni Territoriali Intercomunali). Si tratta di nuovi enti composti da più comuni tra loro confinanti, i quali, sull’onda delle riforme volute dal governo nazionale, prenderanno il posto delle province che dovranno essere abolite. La nostra regione è capofila in questo percorso ed è già stato stabilito che le sue quattro province cessino progressivamente di esistere. Le loro funzioni verranno ereditate da Regione e U.T.I., le due realtà pilastro di questo nuovo ordinamento. Molti comuni hanno sollevato perplessità sulla riforma e alcuni di essi (56 su 216) hanno presentato ricorso al TAR (Tribunale amministrativo regionale) per verificare la validità della stessa.

Anche Cordovado si trova inserito in questo percorso di riordino territoriale e nello specifico farà parte dell’U.T.I. “Unione della Destra Tagliamento”.

“Il sanvitese non si trova impreparato”, afferma il sindaco Francesco Toneguzzo. La nostra area ha infatti già vissuto esperienze di aggregazione di funzioni e servizi tra comuni limitrofi a partire dagli anni ’70, prima con il CISES e poi con l’Associazione intercomunale del Sanvitese.

Nonostante ciò, le difficoltà del cambiamento derivano anche dal fatto che i termini di attuazione della riforma (la quale prevede l’entrata in funzione delle U.T.I. alla data del 1/7/2016), sono slittati e i suoi contenuti sono stati modificati. “Il personale tecnico-amministrativo dei comuni – continua il Sindaco – non è stato coinvolto sin dall’inizio in questo processo, compiendo un grave errore di cui ci si è resi conto solo in corsa”.

In questa nuova realtà le U.T.I. si dovranno rapportare direttamente con la Regione riguardo al trasferimento delle risorse, senza più il “filtro” delle province. Dovranno quindi anche dotarsi delle strutture e competenze necessarie alla corretta gestione e ripartizione dei fondi ricevuti. Si rende inoltre d’obbligo un’armonizzazione dei regolamenti comunali tra i membri di una stessa unione. I comuni della nostra U.T.I. stanno già cooperando per affrontare tutti questi passaggi, anche se “siamo ancora ai primi approcci”. “Il desiderio – aggiunge Toneguzzo – è che nessuno sia costretto a spostarsi da Cordovado per usufruire dei nuovi servizi, ma che anzi si dia piena attuazione al concetto guida della riforma, ossia l’ottimizzazione dei servizi, aumentando gli stessi grazie all’unione delle forze tra i comuni”.

Josef Martin