Il punto di vista della Minoranza

Pubblicato in Cronaca

ZONA ARTIGIANALE

I consiglieri comunali della Lega Nord Luigi Tomat e Paola Versolato hanno presentato nel Consiglio del 26 novembre due interrogazioni. Nella prima si chiedeva il perchè dei ritardi nella convenzione con proprietari di terreni in Zona Artigianale, finalizzata all’impegno degli stessi a trasformare i loro appezzamenti in lotti disponibili per iniziative artigianali e commerciali. Nella seconda, basandosi su rilevazioni di novembre 2006 e giugno 2012, Tomat ha rilevato che gli occupati totali della Z.A. sono nel periodo aumentati da 140 a 152, dei quali, però, soltanto il 26% e il 29% rispettivamente sono residenti a Cordovado. “Sono percentuali – spiega Tomat – del tutto insoddisfacenti. Essendo la Z.A. progettata e realizzata dal Comune di Cordovado, non si è ben compreso perchè oltre il 70% degli occupati nella stessa non siano cittadini cordovadesi, vanificando pesantemente il beneficio per la comunità locale. E’ una situazione che merita molta attenzione da parte degli amministratori locali, in quanto l’occupazione risulta fondamentale in questo periodo di crisi economica generale. Gli Enti locali devono fare tutto il possibile per i propri cittadini”. Il gruppo consiliare della Lega Nord, come da programma, sta perseguendo assieme al PDL l’obiettivo dello sviluppo economico e dell’occupazione, anche se l’azione risulta di fatto limitata, essendo in minoranza.

CASA MARCUZZI

Nel medesimo consiglio del 26.11 i gruppi PDL e Lega hanno presentato anche un’interrogazione riguardante lo stato dei lavori di Casa Marcuzzi, e il motivo per cui il cantiere fosse da tempo inoperoso. In consiglio il Sindaco ha risposto evidenziando la necessità di risolvere il contratto con l’impresa appaltatrice a fronte dei ritardi accumulati e dalla consistente somma dovuta dalla stessa al Comune. “Se da un punto di vista puramente tecnico – dice il capogruppo PDL Fabio Pillon – la risposta, ripresa anche da organi di stampa, sembra ineccepibile, lascia comunque perplessi non solo per il silenzio durato molti mesi, ma soprattutto per l’incognita riguardante l’iter procedurale e l’eventuale ultimazione e consegna del lavoro del fabbricato in questione all’amministrazione comunale. Quali saranno i tempi reali?