Dal pollaio alla S.P.A.

Capacità industriale e tecnologie avanzate, a partire da una vocazione artigiana che si rinnova con passione: la storia dell’azienda cordovadese Midj è anche una storia di successo imprenditoriale. Abbiamo intervistato il titolare, Paolo Vernier, nella sede inaugurata nel 2011.

Da dove siete partiti?

«Siamo partiti nel 1987 io e mia moglie Roberta. Abbiamo iniziato l’attività in un ex pollaio dove prima c’erano le galline – racconta Paolo Vernier sorridendo – poi in poco tempo siamo cresciuti e dopo due anni ci siamo trasferiti nella zona artigianale di Cordovado, dove abbiamo costruito la prima sede di Midj, 2000 mq di superficie coperta nella quale abbiamo sviluppato dei processi di produzione più industriali».

Qual è la filosofia di Midj?

«L’idea di Midj è sempre stata quella di puntare ad un prodotto italiano, progettato e sviluppato da italiani, un vero Made in Italy. Recentemente abbiamo applicato un restyling sia grafico che concettuale al nostro marchio che da Midj è diventato Midj in Italy. L’intento è di far capire con forza e chiarezza che i prodotti Midj vengono costruiti da artigiani locali, che con passione e maestria svolgono il proprio lavoro a Cordovado, in provincia di Pordenone, quindi interamente fatti in Italia. Prodotti industriali lavorati in modo artigianale».

A quante persone dà lavoro Midj?

«Midj attualmente impiega 70 dipendenti, e ha un indotto locale di aziende artigianali in cui lavorano altrettante persone. Per cui complessivamente il gruppo Midj è composto da 140 – 150 persone, quasi tutte nella zona artigianale di Cordovado».

A che ambienti si prestano i vostri prodotti?

«I prodotti Midj sono versatili e trasversali, sono adatti a diversi contesti: casa, ufficio, hotel, comunità, ristoranti e bar. Abbiamo arredato i migliori alberghi d’Inghilterra, come Hilton e Sheraton. Siamo partner di diversi programmi televisivi Rai e Mediaset, come “Il grande fratello”, “La vita in diretta” e molti altri. È da cinque anni che i nostri prodotti calcano il palco di Sanremo. A dicembre abbiamo arredato la mostra personale di Renzo Arbore con le sedie “Cravatta”, disegnate da lui e sviluppate in esclusiva. Inoltre abbiamo arredato le sale vip e ristoranti di molti stadi in Europa: lo Juventus Stadium, lo Stamford Bridge del Chelsea, lo stadio del Manchester United, il Twickenham Stadium, l’Emirates dell’Arsenal, l’Anfield Stadium del Liverpool, lo stadio dell’Aston Villa e non ultimo il nuovo stadio dell’Udinese».

Come vi fate conoscere?

«Utilizziamo diversi veicoli di comunicazione, dalla presenza sui più frequenti e diffusissimi social network, passando per campagne di marketing on-line, fino ai redazionali sulla carta stampata. Il nostro nuovo sito www.midj.com, rivisitato di recente e quotidianamente aggiornato, riceve circa 2000 visite al giorno da tutto il mondo. Molto efficaci sono inoltre le manifestazioni fieristiche. Il Salone del Mobile di Milano (in aprile, ndr) la fa da padrone ed è la fiera di riferimento per il nostro settore, ma partecipiamo anche ad altre manifestazioni forse meno note ma altrettanto efficaci, come il Sigep di Rimini, Interior Mebel di Kiev e High Point in USA. In Italia siamo molto distribuiti grazie anche ad una rete di 65 agenti. All’estero abbiamo accordi commerciali ormai consolidati con agenti in Francia, in Bielorussia, in Ucraina, in Russia, in Inghilterra, negli Stati Uniti e molti altri. In pratica siamo coperti in quasi tutto il mondo».

Com’è l’andamento del vostro mercato?

«Per quanto ci riguarda la crisi nel settore del legno-arredo si è fatta sentire soprattutto nel biennio 2008 – 2009. I momenti duri sono serviti a farci ricompattare e riorganizzare. Abbiamo seminato moltissimo in quei due anni, così da arginare la contrazione del mercato e permettere una rapida ripresa. È da un paio d’anni che siamo in crescita costante: l’anno scorso abbiamo avuto un aumento del 15% del fatturato, e quest’anno dovremmo crescere di altrettanto».

Quali sono i maggiori punti di forza di Midj?

«Midj punta molto sulla qualità dei materiali, sull’abilità dei nostri artigiani e sul nostro prodotto. Infatti siamo alla ricerca del design morbido, prodotti solidi e confortevoli alla portata di tutti. Un grande punto di forza è la grande personalizzazione: offriamo ai nostri clienti la possibilità di vestire il proprio prodotto scegliendo tra oltre 250 colori e materiali. La nostra organizzazione oggi offre una gamma di 350 modelli di sedie e 50 modelli di tavoli. Infine, aggiungo che le aziende sono fatte di uomini, e la loro vera grandezza sta nella passione che questi mettono nel loro lavoro».