Intervista a Paola Versolato

Per Paola Versolato si tratta della prima esperienza in consiglio comunale. E’ stata eletta lo scorso giugno nella lista Lega Nord, a sostegno del candidato Sindaco Luigi Tomat.

Qual é il suo incarico in questa legislatura e quali sono i suoi compiti?

Sono consigliere di minoranza nel gruppo Lega Nord. Oltre ad essere consigliere di minoranza, sono membro della commissione biblioteca e membro supplente della commissione elettorale comunale.

Ci sono più oneri o più onori?

Ma in realtà più che di oneri, parlerei di responsabilità e onore, ovvero la responsabilità di svolgere al meglio il compito che mi è stato affidato e allo stesso tempo l’onore di rappresentare la parte del paese che mi ha votato.

paola versolatoHa notato un cambiamento nel comportamento dei suoi conoscenti dopo la sua elezione?

Non ho notato cambiamenti nei miei confronti e spero vivamente che anche in futuro questo non cambi.

La politica da sempre affascina le donne che vi riescono anche molto bene. Ciò nonostante questo resta un mondo a maggioranza maschile. Perchè secondo lei questa contraddizione?

Personalmente non sono convinta che la politica affascini così tanto le donne, altrimenti forse ce ne sarebbero di più in politica. Il nostro, per quanto lo si critichi, è un paese libero, quindi c’e la libertà per chiunque di candidarsi. Poi l’elezione è effettivamente un’altra cosa. Può darsi, ma non ho dei dati alla mano con i quali confrontarmi, che il numero delle donne che si candida non rispecchi in proporzione quello che poi viene eletto. Può darsi che una parte dell’elettorato non veda ancora la donna come adatta al mondo politico, ma ripeto lo posso solo supporre non avendo dati alla mano.

Pensa che le “quote rosa” presenti in questa legislatura soddisfino la rappresentanza femminile dal punto di vista delle percentuali?

A livello nazionale penso che in questa legislatura la presenza femminile sia una presenza discreta e con dei ruoli abbastanza importanti. Sinceramente non faccio discriminazioni tra uomo o donna, penso che non si debba guardare alla rappresentanza femminile da un punto di vista percentuale, penso che la rappresentanza politica di un paese, o di una regione o di un comune debba prescindere dalle “quote rosa”. E’ giusto che chi viene eletto, o a chi venga affidato un ruolo, sia innanzitutto competente, poi che sia uomo o donna non ha alcuna importanza. L’importante è che sia in grado di svolgere al meglio il compito affidatogli. Stabilire delle “quote rosa” lo vedo più come un limite che come vantaggio, proprio per le donne.

Se volessimo fare un bilancio fino ad ora, seppur breve, sarebbe più positivo o più negativo e per quali motivi?

E’ passato veramente poco tempo per poter fare un bilancio. Posso solo dire, per quanto mi riguarda, che l’esperienza che sto vivendo, per me totalmente nuova, è senz’altro positiva.

Quali sono i prossimi impegni importanti che dovrà affrontare?

Tutti gli impegni hanno la loro importanza e vengono portati in consiglio di volta in volta.

Alcide De Gasperi diceva: “Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione”. Lei si trova d’accordo con questa affermazione e qual è la Sua posizione a riguardo?

Il politico è un amministratore dello stato, eletto dalla collettività per amministrare bene la cosa pubblica. Se, come asserisce De Gasperi, guarda alle prossime elezioni, ha tutto l’interesse a far bene il proprio lavoro per poter essere rieletto. In teoria non dovrebbe essere così, ma sicuramente è quello che fa una buona parte di politici!

Elisa Biasutto