La “cordovadese” Tiziana Lippiello. Prima Rettrice Della Ca’ Foscari

Dal 1 ottobre il primo rettore donna nella storia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, e anche la prima rettrice del Veneto, è la professoressa Tiziana Lippiello, docente di Lingua cinese classica, Storia della filosofia e delle religioni della Cina nel Dipartimento di studi sull’Asia e sull’Africa mediterranea. Guiderà l’ateneo veneziano per i prossimi sei anni, dopo aver ricoperto la carica di prorettrice vicaria con delega alle relazioni internazionali. 

Dopo la laurea in Lingue e letterature orientali alla stessa Ca’ Foscari, studia all’Università di Lingue straniere di Pechino, alla Facoltà di filosofia della Fudan University di Shanghai (1985-1987) e alla Facoltà di Lettere dell’Università di Leiden (1989-1993) in Olanda, dove consegue il dottorato di ricerca. Lavora all’Università di Trieste e dal 2000 rientra alla Ca’ Foscari dove ricopre anche la carica di direttrice del Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa mediterranea. 

Tiziana Lippiello nasce nell’ospedale di San Vito al Tagliamento il 18 febbraio 1962 quando però la famiglia abita a Cordovado, in piazza al Tiglio, secondogenita di Vittorio e Rosa Lippiello. Il papà allora presta servizio come sottufficiale dell’Aeronautica nella base missilistica di Suzzolins dove arriva nel 1959 quando la base inizia la sua operatività. Tiziana ha due fratelli, Giuseppe detto Pino, veterinario, che abita a Ramuscello, e Roberto che risiede in provincia di Treviso. 

La famiglia Lippiello si trasferisce, poi, nei primi anni Settanta a Portogruaro dove la nuova rettrice ancora risiede con le due figlie. 

Tiziana frequenta la scuola elementare Ippolito Nievo di Cordovado, allieva della maestra Edoarda Defend Bernard che ancor oggi ne parla con grande orgoglio e viva emozione come di una scolara seria, impegnata e profonda: “in particolare mi colpiva l’acutezza con la quale sviluppava i temi di italiano”. 

Le compagne la ricordano per gli spiccati tratti di eccellenza. Manuela Favot dice che “sapeva scandire la declinazione delle tabelline “a mitraglia”, con una sicurezza invidiabile, ma bravissima pure nei temi che per noi erano un esempio da imitare”. Anche Arianna Odorico conserva una precisa immagine della compagna “dai grandi occhi e con l’enorme fioccone del grembiule che mi incantava quando nei temi trattava il suo infinito amore per i gatti”. La portogruarese Loredana Bertolini, oggi impiegata comunale a Cordovado, ricorda invece Tiziana come compagna di classe al Liceo scientifico XXV aprile di Portogruaro: “ci siamo frequentate assiduamente e studiavamo anche spesso insieme. Io andavo bene a scuola, ma lei era veramente bravissima. Si capiva che aveva una marcia in più! Eppoi era la mia fornitrice di gatti che amava molto, specialmente i siamesi”. 

La soddisfazione di Cordovado per aver ospitato da bambina la professoressa Lippiello è veramente tanta sia per il prestigioso incarico da lei raggiunto sia perché lo ricopre da donna che ancor oggi non è proprio così scontato. Contattata via e-mail, non ha lesinato il proprio affetto verso Cordovado: “Ho imparato dalla mia prima Maestra il rigore metodologico, l’essere severa ed esigente con me stessa, l’amore per la natura. Il ricordo di Cordovado, della fontana di Ippolito Nievo a Venchiaredo, delle serate spensierate nei borghi e a piazza al Tiglio, sono sempre nel mio cuore”. 

Il giusto orgoglio della comunità si somma altresì con il ricordo dell’altro rettore che risiedeva spesso nella sua casa cordovadese: il prof. Gino Bozza, alla massima carica del Politecnico di Milano dal 1960 al 1967.