L’intervista al consigliere: “Darsi da fare per il paese”

Marta Capponi è nata in Toscana. Ha una formazione classica e ha frequentato il corso di laurea in Giurisprudenza superando più della metà degli esami. Si è trasferita a Pordenone nel 1987 per lavoro, e lì ha conosciuto suo marito, originario di Morsano al Tagliamento. Successivamente si è spostata a Cordovado, paese che le è subito piaciuto molto per la sua fervente attività in molti ambiti e la sua posizione geografica, quindi ha deciso di rimanerci a vivere per scelta. Attualmente lavora come impiegata alla Confartigianato di Portogruaro. É stata eletta in Consiglio comunale con la lista “Patto per Cordovado”. 

Perché si è candidata in amministrazione? 

“Sono sempre stata impegnata nel sociale, ad esempio organizzando feste per raccolta fondi per l’asilo quando i miei figli erano piccoli. Sono stata anche spesso rappresentante dei genitori nella scuola e membro del consiglio di Istituto. Ho fatto molto teatro in paese. Sono stata e sono ancora membro del direttivo del basket. La mia idea è che “Bisogna darsi da fare per il paese”. Cioè il paese è molto bello, e lo diventa sempre di più se ci si attiva per migliorarlo. Secondo me nei cinque anni senza opposizione è mancato un po’ di stimolo in amministrazione e quindi mi sono candidata per dare il mio contributo per la qualità della vita del paese”. 

Un bilancio dei primi 16 mesi di amministrazione come minoranza. 

“Facciamo del nostro meglio ma ovviamente come opposizione abbiamo mezzi limitati per agire. Essere un consigliere è un’esperienza molto positiva come formazione personale, anche se impegnativa a livello mentale. Siamo un po’ delusi per la limitata accettazione delle nostre idee da parte della maggioranza”. 

Qual è l’ambito di suo maggiore interesse in amministrazione? 

“Mi interessa particolarmente il settore culturale. Sono in commissione biblioteca, anche se questa commissione ancora non è stata convocata”. 

Aspetti positivi e negativi della politica della maggioranza vista dalla minoranza. 

“Una scelta che non mi convince è il parcheggio a ridosso del centro, che ritengo forse non sia così utile e necessario. Se avessi potuto scegliere avrei preferito realizzare un centro diurno per anziani, in una posizione centrale del paese. Secondo me l’amministrazione sta lavorando bene, sia per la manutenzione ad esempio delle strade, che per l’aiuto alle persone deboli. Manca forse una visione prospettica del futuro, una vera progettualità”. 

Quali progetti personali ha attualmente? 

“L’impegno per il mio paese al momento assorbe tutte le mie energie, oltre al lavoro e alla famiglia”.