Turismo, gli spazi di manovra sono tanti

Assunta Pistininzi è consigliere comunale con delega al turismo. Ha 28 anni e una laurea magistrale in Gestione del turismo culturale e degli eventi. Sia la tesi della laurea triennale e sia quella della laurea magistrale hanno avuto come tema di riferimento il nostro territorio ed in particolare Cordovado.

Quali sono le motivazioni che l’hanno spinta a candidarsi e quali le aspettative?
“Ho pensato che per il mio percorso di studi, visto che Cordovado è uno de “I Borghi più belli d’Italia” ed in più per la storia che il nostro paese ha, ho voluto mettere la mia esperienza a disposizione del mio paese dal momento che ne sono innamorata. Durante la stesura della tesi triennale ho fatto le interviste al precedente Sindaco di Cordovado, Francesco Toneguzzo, che mi ha convinta ad intraprendere questo percorso. Ho voluto, quindi, mettermi in gioco per aiutare la comunità di Cordovado nella sua crescita”.

Di quali temi si occupa come consigliere comunale?
“Turismo in prevalenza. Sto apprendendo un po’ di tutto, perché credo che un amministratore debba essere a conoscenza di come funziona la macchina comunale”.

Ritiene che l’attuale valorizzazione turistica del paese possa essere incrementata? Come?
“Sicuramente Cordovado ha degli spazi enormi di miglioramento. Purtroppo, la pandemia ha rallentato le idee ed i progetti che l’Amministrazione poteva introdurre. Gli spazi di manovra sono tanti, in particolare con il coinvolgimento dei comuni di Sesto e Gruaro per la valorizzazione anche del territorio dei Mulini di Stalis e della Fontana di Venchiaredo. Con progetti ben definiti e con il coinvolgimento delle due regioni ci sono tutti gli spazi per la realizzazione di itinerari pedonali e ciclistici che potrebbero attirare molto per quanto riguarda il turismo. Noi dobbiamo molto guardare il Veneto per la sua storia che è un po’ la nostra storia; infatti, partendo come itinerario turistico da Aquileia si procede poi per Concordia, Portogruaro, Sesto al Reghena e Gruaro. Ci sono collegamenti tra queste comunità, c’è la necessità di un impegno forte e ed il bisogno di idee fresche e innovative”.

Quali sono le attività attualmente in cantiere per promuovere il turismo?
“Causa pandemia in questo momento ci sono poche attività in cantiere e quelle che ci sono, sono ridotte. Dispiace che non si possa fare la Rievocazione Storica perché era un modo per tenere viva la comunità, i rioni e Cordovado. Ci sono purtroppo delle difficoltà a realizzare questi eventi perché c’è la necessità organizzativa imponente e soprattutto la necessità di responsabilità”.

C’è qualcosa che cambierebbe per migliorare la qualità della vita e il benessere nel nostro paese? Quali aree di miglioramento?
“A Cordovado si realizzava la festa del boccolo, che sarebbe la festa della rosa. Avendo avuto dalla famiglia Piccolomini la bella idea di creare il labirinto di rose damascene, penso che noi dovremmo continuare quello che la precedente Amministrazione ha iniziato: importante sarebbe portare a termine questo percorso con la realizzazione delle varie strutture che indicano il percorso. Il tutto in una brochure che indica un percorso in cui il turista parte dal municipio e fa tutto il percorso del paese e arriva alla fine che è il labirinto di rose damascene a palazzo Piccolomini-Freschi. Non è da sottovalutare il coinvolgimento delle attività alberghiere e di ristorazione anche con dei menù che possano ricordare Cordovado, la sua storia, e le rose. C’è la necessità di mettere sul piatto in continuazione idee e gruppi di persone operativi, le persone che hanno voglia di impegnarsi sono la migliore medicina”.

Come si immagina la Cordovado del futuro?
“La Cordovado del futuro dovrà avere un paese curato, accogliente, una piccola zona produttiva. Immagino che il paese sia valorizzato a livello più ampio per la sua storia, e soprattutto per valorizzare questa comunità che lavora, si impegna e ha un forte propensione al volontariato. Da non dimenticare un forte coinvolgimento della scuola. Sarebbe un peccato disperdere tutto ciò”.