70! (…ma non li abbiamo sentiti)

È stata una giornata improntata all’allegria e alla tradizione, quella di domenica 17 maggio, che gli amici della classe 1945 hanno passato assieme in Croazia per ricordare i loro primi 70 anni. I festeggiamenti sono iniziati la sera prima con la partecipazione alla S. Messa, dove il parroco, nella sua omelia, ha solennemente ricordato i coscritti che sono “andati avanti”. È stato un momento cui tutta la classe è da sempre molto legata e ringraziamo Don Guido per la particolare sensibilità con cui l’ha trasmesso ai presenti.

A sorpresa, subito dopo la S. Messa, ci siamo ritrovati in oratorio per un “piccolo” rinfresco a base di “muset cun il lengal, fasoi cun la savola, salat nostran, potaces vari e vin di chel pi bon”. Il tutto offerto, per l’occasione, dalla pari età Eleonora assieme ad altri, rinnovando cosi una tradizione che sta scomparendo, quella che voleva la Festa del’Ascensione onorata con i piatti citati.

La mattina dopo, il ricco e originale programma ha portato la comitiva a Beredine, nei pressi di Parenzo/Cittanova in Croazia, dove ha potuto visitare uno splendido agriturismo costruito attorno ad una bellissima Grotta carsica profonda circa 60 metri. Un importante museo delle macchine agricole, che andavano dalla fine ‘800 agli anni ’60 e un frantoio per l’olio d’oliva, completava la visita.

In perfetto orario, i presenti sono stati magnificamente accolti in ristorante con un favoloso menù a base di pesce che aveva il solo difetto di uscire dalle orecchie dall’abbondanza. Il clou della giornata non poteva che essere il duo Anna e Antonio Callegari. Non finiremo mai di ringraziarli per l’impegno, la professionalità, l’allegria che hanno trasmesso e soprattutto per la grande amicizia che hanno dimostrato a tutta la classe 1945. Le loro tradizionali e sempre giovani villotte friulane, unitamente alle canzoni anni ’60, hanno dato al convivio un sapiente mixer di ricordi e spensieratezza trascinando i coscritti in un vortice di allegria. Infine, non poteva mancare il richiamo alla nostra gioventù, che alcuni improvvisati attori hanno cercato di rappresentare mettendosi nei panni di coloriti personaggi cordovadesi degli anni ’50. Non ci è dato sapere se l’interpretazione fosse fedele, di sicuro ha scatenato una marea di risate. Infine, stanchi ma contenti, la compagnia è rientrata dandosi appuntamento: alla prossima volta!

Franco Daneluzzi