Maledetto asino

Adesso, dove una volta c’era il negozio dei “Bei” e dove mio fratello in seguito ha venduto elettrodomestici, ci sono io che faccio riparazioni.

Nel magazzino ci sono ancora i dipinti di Gigi Duz, famoso pittore cordovadese, raffiguranti: il Castello da ambo le torri, la fontana di Venchiaredo, via Roma e un fiasco di vino. In questa stanza c’era la frasca di Angelin Dorigo, dove mio padre, ogni tanto, mi portava a bere un bicchiere di spuma. Angelin era fratello di Vittorio, famosissimo maniscalco con la bottega di fronte al negozio. Vittorio aveva un motorino, il Guzzino con la leva delle marce sul serbatoio e con la sua attrezzatura girava per le stalle di tutta la zona. Per tenere ferme le gambe degli animali e aiutare a mettere i ferri, il suo fido garzone era il “Pele”. Vittorio è morto andando a sbattere con il suo motorino contro un carretto trainato da un asino che gli aveva tagliato la strada. È proprio vero che dal fare del bene agli asini non si ricevono altro che calci.

Piero Dorigo