Materna in ritardo

I lavori di ampliamento dell’edificio dell’asilo avevano costretto i bambini a spostarsi nelle scuole medie per l’anno scolastico 2008/2009. Ma questo disagio era già stato messo in conto, d’altronde per fare i lavori bisognava fare questo sacrificio. Ora però si è messa di mezzo anche la burocrazia della Regione che, per la firma al decreto del finanziamento pubblico (47000 euro per 20 anni), ha impiegato oltre 7 mesi.

 Senza quel famigerato pezzo di carta i lavori non sono partiti e quindi se ne riparla nel 2010 prima di rientrare nell’edificio ristrutturato. Storie di ordinaria burocrazia, che un tempo erano causate dal fatto che- si diceva- “le cose a Roma avevano tempi biblici”, ora però anche a Trieste le cose non girano più velocemente. Ci sarebbe da sorridere se a fare le spese di queste “deficienze” non fossero i bambini, le famiglie ed anche gli operatori scolastici. E non solo quelli dell’asilo, ma anche quelli delle elementari e delle medie: tutti costretti nello spazio risicato di piazza Nievo.