Gita dei combattenti e reduci sul Monte Grappa, settembre 1957

Era una gita tradizionale ed assai attesa quella che annualmente l’Associazione combattenti e reduci di Cordovado organizzava per visitare i luoghi che erano stati tragici teatri di fatti di guerra: il sacrario di Redipuglia, Rovereto, con la Campana commemorativa dei Caduti fusa nel bronzo dei cannoni, il Monte Grappa, baluardo inespugnabile nella Grande Guerra 1915/18. Poi le città simbolo di Gorizia, Trieste e Trento con il castello del Buon Consiglio, dove il patriota e martire Cesare Battisti fu condannato ed impiccato.

A quei tempi questa escursione (in realtà un’autentica faticaccia: partenza alle quattro del mattino e ritorno verso mezzanotte, ma ne valeva la pena) era quasi per tutti l’unica occasione, nel corso dell’anno, di trascorrere una bella domenica fra amici, fuori di casa. Per pranzo e cena una buona scorta di panini, qualche bottiglia di vino, da consumare in un prato durante le soste.

Le adesioni erano numerose, tanto che Deiro Gnesutta e Giovanin Rizzardo, rispettivamente presidente e segretario dell’associazione, riuscivano a riempire l’autocorriera, talvolta con il rimorchio, utilizzando anche i seggiolini aggiuntivi sistemati nel corridoio.

Le gite dei combattenti, quelle organizzate da don Aldo Pagnucco con i parrocchiani a Barbana e altri luoghi di culto, di don Mario Del Re in montagna, della Vittadello e dell’AVIS, continuarono a lungo.

Credo che gran parte dei combattenti, nonchè i giovani e gli anziani, di cinquanta e più anni fa, vi abbiano partecipato. Ci vorrebbe ben altro che una fotografia e un trafiletto per ricordarli, ma questo è un altro discorso.

Mario Monopoli

 

 

La fotografia ritrae una parte della comitiva presso il monumento ai caduti sul Monte Grappa, quasi tutti riconosciuti. In alto da sinistra: Giovanni Zamparo “Nane Sampèr”, Guerrino Odorico, Giulia Battiston, Carmela Colloredo, Elsa Miniutti, Francesca Dorigo, Mariuccia Termini, Flora Cargnelli, Elisa Marson, Luigi Toneguzzo. Al centro: Valeria Danelon, Attilio Petraz, Giuseppe Coassin, Antonio Versolato, Michele Coassin, Felice Odorico, Gelindo Bernard, un Innocente della Villa, Pietro Mezzavilla, Giuseppe Zuliani, Agostino Ventoruzzo, Umberto Versolato, Angelo Gaiardo (il postino), ?. In primo piano: Bruno Capello, il presidente Deiro Gnesutta, Graziano Bernard (ora è in Australia), il segretario Giovanni Rizzardo, Silvio Cristante, Attilio Versolato, Marino Gasparotto, Piero Mezzavilla, Remigio Cristante, Pietro Zamparo, Gelindo Limati.