Radio Roja

Pubblicato in Lettere
Altri tempi, che certamente ricorderà
chi oramai ha una certa età.
Pensandoci, gli anni non sono proprio tanti.
Anche i meno anziani, nel ricordare, saranno in tanti.
Mi riferisco al “vecio lavador”.
Lui, allora, aveva il suo valor.
Quel famoso “lavador” di freddo cemento
accoglieva lavandaie in ogni giorno e qualsiasi momento.
Succedeva spesso un bel po’ di confusione,
qualche battibecco, qualche accesa discussione.
Pure i ragazzini recandosi alla scuola
ascoltavano i commenti provenienti dalla roja.

Le lavandaie, ed erano proprio tante, tutte pretendevano il posto davanti.
Infine, qualche battutina e un sorrisino, si calmavano gli animi, iniziava il “teatrino”.
Quel divertente, aggiornato notiziario
di morti e miracoli, informava in ogni orario.
A parte la fatica, era una buona occasione
per ritrovarsi tra donne e far conversazione.
Ripensando al lavador, fu un vero peccato
non averlo risparmiato.
Lui, lì, tacito ma presente,
raccolse tante storie della nostra gente.
Fatti del paese, di malinconiche partenze,
storie allegre, fantasie di credenze.
E mentre l’acqua della roja scorreva, scorreva…
lui, se la rideva, ma nessuno se ne accorgeva.
Sto’ animato chiacchierio, che non dava affatto noia.
Proveniva dalla locale emittente: Radio Roja!
 
Carmen Zerial