La dedicazione del Duomo

Pubblicato in Bacheca

Per la comunità di Cordovado è stato certamente un momento particolarmente significativo ed importante quello della dedicazione a S. Andrea Apostolo del duomo e dell’altare, presieduto dal Vescovo, mons. Giuseppe Pellegrini e concelebrato, oltre che dal parroco, don Dario Roncadin, anche da numerosi sacerdoti provenienti da tutta la diocesi. Il rito, suggestivo e ricco di significati, si è tenuto mercoledì 30 novembre, nella giornata del Patrono, con una notevole partecipazione di fedeli.

Il duomo, dunque, è stato riaperto al culto dopo i lavori che nello spirito della riforma liturgica del Concilio Vaticano II, hanno adeguato la sede del celebrante, l’altare e l’ambone. Oggi il duomo si presenta in modo diverso: il presbiterio, a cui sono state tolte le balaustre, dà una maggiore sensazione di accoglienza e l’altare, mensa eucaristica, è il punto di riferimento, non solo dell’azione liturgica, ma anche dell’edificio stesso. E l’altare, di marmo travertino, di non notevoli dimensioni, è un parallelepipedo con la forma del volume sinuosa e circolare fino a ricordare una forma pentagonale. Nell’altare hanno trovato sistemazione le cinque formelle del Costantini raffiguranti i miracoli eucaristici e, sotto all’altare, sono state collocate le reliquie di Sant’Andrea Apostolo, nostro Patrono, e dei Santi Martiri Concordiesi per suggellare un’unità con la storia della comunità cristiana di Cordovado e la Chiesa diocesana ed universale. L’ambone, altare della Parola, è stato concepito con la stessa materia dell’altare e, quindi, “entra in dialogo” con esso. Ha una forma semicircolare ed occupando i tre gradini del presbiterio, costituisce la parte più avanzata del luogo della celebrazione. La sede del celebrante è stata posizionata sul primo gradino della scalinata che porta all’altare maggiore. Infine sono state realizzate le dodici croci in pietra travertino e collocate sulle pareti laterali ad indicare il segno dell’universalità ed il richiamo ai dodici Apostoli.

 

Il Duomo in costruzione, in uno scatto del luglio 1953