Papa Francesco

Dal 13 marzo 2013 il Papa della chiesa Cattolica si chiama Francesco I. Proseguirà sul sentiero già battuto da Joseph Ratzinger e apporrà la sua firma sull’ultima delle tre encicliche dedicate alle virtù teologali (fede, speranza, carità), opere nate sotto le mani di Benedetto XVI. Jorge Mario Bergoglio, 76 anni, tecnico chimico, sceglie la strada del sacerdozio entrando in seminario. Passa poi al noviziato della Compagnia di Gesù. Completa gli studi umanistici in Cile e in Argentina si laurea in filosofia e teologia al collegio San Giuseppe a San Miguel. Il 13 dicembre 1969 è ordinato sacerdote. Nel marzo 1986 va in Germania per ultimare la tesi dottorale; quindi i superiori lo inviano nel collegio del Salvatore a Buenos Aires e poi nella chiesa della Compagnia nella città di Cordoba, come direttore spirituale e confessore. Il 20 maggio 1992 Giovanni Paolo II lo nomina vescovo titolare di Auca e ausiliare di Buenos Aires. Il 27 giugno riceve nella cattedrale l’ordinazione episcopale. Come motto sceglie Miserando atque eligendo e nello stemma inserisce il cristogramma ihs, simbolo della Compagnia di Gesù. Il 21 dicembre 1993 diviene vicario generale. Nel 1998 è arcivescovo, primate di Argentina, ordinario per i fedeli di rito orientale residenti nel Paese, gran cancelliere dell’Università Cattolica. Nel Concistoro del 21 febbraio 2001 fu fatto cardinale da Giovanni Paolo II. Nel 2002 declina la nomina a presidente della Conferenza episcopale argentina, ma tre anni dopo viene eletto e poi riconfermato per un altro triennio nel 2008. «La mia gente è povera e io sono uno di loro», motivando la scelta di abitare in un appartamento e di prepararsi la cena da solo. La cosa peggiore che possa accadere nella Chiesa, ha spiegato in alcune circostanze, «è quella che de Lubac chiama mondanità spirituale», che significa «mettere al centro sé stessi». E quando cita la giustizia sociale, invita a riprendere in mano il catechismo, i dieci comandamenti e le beatitudini. Nonostante il carattere schivo è divenuto un punto di riferimento per le sue prese di posizione durante la crisi economica che ha sconvolto il suo Paese nel 2001. Via le croci d’oro, via l’apparenza: se il Poeta fosse vivo vedrebbe che la Chiesa si occupa del bene spirituale, piuttosto che di quello economico, perché anche se Satana resta il principe della materia, nulla può contro “L’Amor che move il sole e l’altre stelle”.

E. G.