I vaccini

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In questo periodo dell’anno si effettuano le vaccinazioni per l’influenza, indicate in particolare per anziani, malati, operatori sanitari. Sui vaccini (in generale) vi sono spesso opinioni contrastanti, talvolta voci preoccupanti (magari infondate) e timori. Avere a disposizione maggiori informazioni permette di comprendere di più e meglio e contribuisce a decidere con maggiore tranquillità.

Il nostro sistema immunitario è una complessa rete di meccanismi composti da cellule, segnali tra cellule, molecole che difendono l’organismo da qualsiasi forma di “attacco” chimico, traumatico o infettivo (batteri e virus). La vaccinazione è un modo di attivare il sistema di difesa specifica, in cui il sistema immunitario riconosce, attacca ed elimina solo un certo elemento estraneo: una versione innocua del virus o batterio viene introdotta nel corpo e il sistema immunitario risponde producendo molecole dette anticorpi per attaccarlo. Rimane così la memoria di questa “invasione” e il sistema immunitario potrà rapidamente riconoscere e neutralizzare il “vero” virus o batterio quando apparirà.

Storicamente in Cina fu eseguito un primo tipo di vaccinazione nel XVI secolo, scoprendo che era possibile impedire il vaiolo esponendo una persona sana alle lesioni di una persona infetta. Nel XVII secolo Edward Jenner, un medico inglese, osservò che le mungitrici di campagna spesso venivano colpite dal vaiolo delle mucche (vaiolo vaccino), una forma molto leggera della malattia, e che poi erano protette nei confronti del terribile vaiolo umano. Così, nel 1796 eseguì la prima vaccinazione in Europa, usando un virus del vaiolo vaccino su un giovane ragazzo. Jenner chiamò questo processo vaccinazione, dalla parola “vacca”. Oggi ci sono diversi tipi di vaccini, e per molte malattie l’immunità è costruita su più dosi di vaccino.

Come è giusto, la scelta sulla vaccinazione è personale, ma si deve considerare che maggiore è il numero di bambini vaccinati in una comunità, meno è probabile che i bambini, anche quelli che non sono stati vaccinati, si ammalino, perché ci sono meno ospiti a disposizione per gli agenti infettivi. Questo fenomeno è denominato immunità “di gruppo”. Ad esempio per il morbillo è necessaria la vaccinazione tra il 90 e il 95 % dei bambini per proteggere una comunità. Per altre malattie, come il tetano, è invece importante la vaccinazione di ogni singolo individuo.

In sintesi, occorre considerare il più possibile razionalmente il potente ruolo della vaccinazione per la nostra salute. Per approfondire: http:www.vaccinarsi.org.

Lorenzo Marafatto