Guado 1 a Sella Nevea

Pieno di felicità e di buon umore il reparto Aurora Guado 1, un gruppo di ragazzi e ragazze scout di Cordovado dai 13 ai 16 anni circa, è partito verso Sella Nevea il 6 agosto, per vivere 12 giorni senza comodità in mezzo alla natura.

Prima della partenza si sono ritrovati tutti nel piazzale davanti la ex latteria del paese. Oltre ai membri veri e propri del reparto, ovvero lo staff dei capi e i componenti delle quattro squadriglie (due femminili: Panda e Tartarughe, e due maschili: Aquile e Castori), presenti per il saluto anche i genitori dei ragazzi. Alcuni tra loro avrebbero poi accompagnato il reparto a destinazione, aiutando con i propri furgoni a trasportare il materiale necessario per il campo. Appena arrivate sul luogo, le squadriglie hanno iniziato a scaricare pali e assi dai furgoni per costruire ognuna la propria palafitta, i teli per montare le tende, le stufe per cucinare e tutto il necessario per i giorni successivi (pentole, stoviglie, attrezzi). Contemporaneamente è iniziato il montaggio del campo. A metà dell’opera abbiamo pranzato e poi si è subito tornati al lavoro. Terminato quest’ultimo, la sera tutti si sono radunati intorno al fuoco dove i capi hanno iniziato la lettura del libro Momo, di Michael Ende, che ha introdotto il tema del campo: il tempo.

Abbiamo imparato che il tempo è prezioso, che ogni secondo è unico e va vissuto con calma, senza sprecarlo e senza andare troppo di fretta rischiando poi di non accorgerci di niente. Inoltre abbiamo saputo che fra di noi si nascondevano quattro orologiai e che noi avremmo dovuto cercare di smascherarli, mentre loro si sarebbero divertiti a farci degli scherzi.

Per il resto il campo l’abbiamo vissuto in armonia, facendo ogni giorno una cosa diversa. Un giorno siamo andati ad arrampicare sulla roccia, è stato molto emozionante. C’erano percorsi di diversa difficoltà, ma in ogni caso la fatica era appagante e in cima, terminata la scalata, ad attenderci c’era un bellissimo panorama. Un altro giorno ci hanno raggiunto i più grandi tra i lupetti del nostro gruppo (scout dagli 8 ai 12 anni), per vedere la vita di reparto, come era strutturato il campo e come funzionava. Ne sono stati entusiasti. Successivamente sono venuti a trovarci i nostri genitori e con loro il branco dei lupetti per intero, per concludere assieme a noi le vacanze di branco. Abbiamo pranzato con quello che avevano portato i genitori e si sentiva nell’aria un buonissimo odore. E poi i nostri capi squadriglia sono diventati capi reparto per un’intera giornata. Quella mattina ci hanno svegliato con il suono della sirena della polizia che ha fatto alzare subito tutti. Il giorno seguente c’è stata la gara di cucina, in cui le squadriglie hanno cucinato un primo piatto composto solo da prodotti presenti in Europa prima del 1492, un secondo piatto contenente più ingredienti possibili provenienti dall’America e un dolce con ingredienti forniti a sorpresa dai capi.

Durante il campo abbiamo fatto due camminate: la prima sugli altopiani del Montasio, durante la quale abbiamo anche fatto un gioco di orienteering: l’obiettivo era raggiungere la “grande forma”, ovvero una scultura a forma di formaggio Montasio. Il ritorno è stato accompagnato dalla pioggia, ma comunque l’atmosfera era allegra e nel bosco risuonava l’eco delle nostre canzoni. La seconda invece ci ha portato fino a sella Bila Pec, sopra al rifugio Gilberti, sul monte Canin. La camminata è stata molto faticosa, ma la natura era davvero rigogliosa, piena di fiori colorati; abbiamo anche sentito il verso delle marmotte. Il panorama era splendido e sul monte abbiamo visitato una piccola grotta molto fresca.

L’ultimo giorno abbiamo smontato il campo e dopo aver caricato tutto sui camion siamo rientrati a Cordovado. Sistemato il materiale in magazzino, siamo tornati a casa, esausti ma felici, perché con gli scout non ti annoi mai, sia in inverno che in estate.

Sveva Campagnaro (Squadriglia Panda)