Vittadello, il racconto di un’epoca

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Nella storia di Cordovado non si era mai vista una platea così grande per la presentazione di un libro. Merito di “Vittadello – Confezioni di abbigliamento: da Cordovado e Casette al Ponterosso”. L’opera, in oltre 200 pagine di grande formato e ricche di fotografie inedite, racconta un’epoca, con la molteplicità di micro-storie riunite che costruiscono un’identità comunitaria. Frutto di un’accurata ricerca, ripercorre la vicenda della fabbrica di confezioni che nacque a Cordovado, si sviluppò alle Casette e cessò al Ponterosso di San Vito dopo essere stata il cuore pulsante dell’economia della zona. Una puntuale ricostruzione di 40 anni di vita dell’azienda, legata a doppio filo a quella del nostro paese, realizzata grazie anche a oltre cento interviste a ex lavoratori e 340 scatti risalenti a periodi diversi.

La narrazione, illustrata nel corso dell’incontro tenutosi nell’Arena Estiva di Palazzo Cecchini, si articola in quattro parti. Nella prima, introduttiva, sono state richiamate le tradizioni tessili e sartoriali locali, assieme al ricordo del sarto di alta moda Luigi Bortolussi, nato a Sesto al Reghena, e del cotonificio di Bagnara. La seconda parte descrive la gestione di Alessandro Vittadello, dal 1946 al 1966, con l’avvio della Princeps nell’ex fabbricato ECA accanto al municipio di Cordovado, la costruzione del nuovo stabilimento a Casette, lo sviluppo e il consolidamento dell’attività. La terza tratta della cessione dell’azienda all’Abital del gruppo Montedison, che operò a Casette fino al 1973. Infine, gli anni travagliati del trasferimento a San Vito.

La storia della Vittadello è la storia delle persone che vi hanno lavorato, della loro operosità che ha fatto grande la fabbrica, dei loro sacrifici, aspirazioni e sogni. Il libro intende preservarne e trasmetterne la memoria.