La Festa delle Rose alla quinta edizione

Sabato 19 e domenica 20 maggio, nel Castello di Cordovado si è svolta la quinta edizione della Festa delle Rose. La grande ideatrice di questo importante evento è Benedetta Piccolomini, che lo ha pensato e proposto ai fratelli.

L’idea parte dal fatto che già partecipano in primavera e in autunno a “Castelli aperti”, ma lei sostiene, come realmente è, che il periodo più bello per visitare i giardini è il mese di maggio, quando la natura è al culmine della sua fioritura, in modo particolare riferendosi alle rose. Da qui appunto la realizzazione di questa grande festa che si svolge ogni due anni fatta di visite guidate, di esposizioni di prodotti particolari e di interessanti conferenze sul tema della natura e i suoi eventi.

Le conferenze del sabato hanno trattato aspetti molto particolari, da sottolineare quella di apertura con relatrice Sabrina Menestrina e sul suo prezioso contributo alla vita delle api e delle piante e anche quella del pomeriggio con l’erborista Elena Bolognin, che ha accompagnato i presenti alla scoperta del mondo dei fiori e delle erbe coltivati negli antichi conventi. E con l’esperienza dal vivo grazie ad un piccolo orto allestito nel giardino del Castello.

Mentre la domenica è intervenuto inizialmente Paolo Bellini, esperto collezionista di piante da frutto mediterranee che ha illustrato il lavoro di ricerca per la nascita dei suoi stupendi “giardini di Pomona” a Cisternino, in Puglia. Per continuare con la particolarità della conferenza dedicata ai dipinti della Madonna, dove appaiono le rose come simbolo di offerta, di bellezza e di elevazione dell’anima e quella di Anna Peyron, conoscitrice di rose antiche con le “sue” rose Borbon e Té. A concludere l’evento, che ha richiamato a Cordovado tantissimi visitatori, è stato il musicista Armando Battiston che ha suonato nel labirinto delle rose, accompagnando la lettura delle poesie di Rita Gusso prima del taglio della magnifica torta alle rose.

Il tutto contornato dalla bellezza del giardino, allestito e addobbato con opere legate alla natura utilizzando il vetro di Murano, l’installazione di disegni, acquerelli, pezzi di corteccia, le Madonne di paglia di Julia Artico, i laboratori per bambini “per provare a stampare con le foglie”, il tutto molto apprezzato da grandi e piccini.

Chiacchierando con Benedetta, ha tenuto a sottolineare che la sua idea di festa delle rose non è legata ad un fatto puramente commerciale ma culturale, basato sulla natura. Il dare la possibilità ai visitatori di tornare per alcune ore alla natura, alla genuinità. E Cordovado, a cui è legatissima, è il posto migliore perché come lo ha definito lei stessa “speciale e un luogo fuori dal tempo”. Benedetta ha tenuto a precisare e a ringraziare per l’ottima riuscita della festa la disponibilità e il supporto del sindaco e dell’amministrazione comunale.