Quando 3 studenti mi salvarono la vita

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Negli anni ’60 – ’70 facevo di media 40 mila chilometri all’anno con la macchina e ho visto molti incidenti. Ma uno è rimasto nella mia memoria, accaduto quando andavo spesso a prendere ricambi per l’officina a Portogruaro.

Un giorno alle 12 e 30, tornando verso casa, prima del cavalcavia, mi sono fermato e ho dato un passaggio a tre studenti di Cordovado che facevano autostop, ed è stata la mia fortuna. Mentre stavano salendo in macchina, mi ha sorpassato una Seicento guidata da un mio paesano che faceva il capostazione a Portogruaro.

Sono partito subito dietro di lui, e dopo Cintello sulla strada ho visto un furgone sotto il rimorchio di un camion, la cui motrice era nel fosso. Quel camion era carico di farina e alla sua guida c’era un signore di Morsano che chiedeva disperatamente di essere tirato fuori dalla cabina, ma era impossibile e rischioso. La sua fortuna è stata che dietro all’abitacolo aveva la ruota di scorta che gli impediva di essere schiacciato dall’enorme peso.

Cosa era successo? Due camion si erano toccati e quello che andava in direzione di Portogruaro ha fatto testacoda. La motrice è andata nel fosso, mentre il rimorchio si è staccato e si è alzato proprio nel momento in cui passava il furgone che è rimasto incastrato sotto. Dopo aver scaricato, i sacchi di farina è arrivata un’enorme gru della ditta Acco, che è riuscita ad alzare il rimorchio e togliere da sotto il furgone.

Poi è stata la volta della motrice, e quando è stata rimossa ci siamo accorti che sotto era rimasta schiacciata la Seicento con dentro il mio compaesano che purtroppo non ha avuto la stessa fortuna dell’autista del furgone, nè la mia… perché quei tre ragazzi inconsapevolmente MI AVEVANO SALVATO LA VITA.

Mi piacerebbe rivedere quei tre ragazzi ormai adulti, per un saluto e per ricordare di questo fatto.

Piero Dorigo