L’indagine statistica per il Sars-Cov-2

Durante il mese di giugno il Ministero della salute e L’ISTAT hanno attuato una campagna per determinare la sieroprevalenza (percentuale di persone con anticorpi per il virus SARS-CoV2) nella popolazione italiana.

Anche il FVG è stato coinvolto, anche se tra i comuni selezionati non c’è Cordovado. Vediamo come funziona questo tipo di studio. Per fare questo tipo di analisi si seleziona un campione (una piccola parte) da una popolazione (il vero gruppo). Quando si conducono analisi statistiche con campionamento si deve ridurre la distorsione (il cosiddetto bias) al minimo: il campione potrebbe contenere individui che non abbiano tutti la stessa possibilità di essere selezionati, cioè potrebbe accadere che alcuni individui siano più “facilmente” scelti rispetto ad altri, e un campione così fatto non rappresenterebbe bene la popolazione.

Per ridurre il bias si usano varie tecniche e vi sono delle tipologie di campionamento particolari. Due tecniche molto usate sono il campionamento rappresentativo e il campionamento casuale, spesso utilizzate assieme. Il campione rappresentativo è un gruppo scelto da una popolazione che contiene le caratteristiche chiave della popolazione. Il campione casuale è un gruppo scelto in un modo casuale, che consente a ciascun membro del gruppo più ampio di avere le stesse possibilità di essere scelto.

Spesso si usa l’ulteriore tecnica detta stratificazione: la popolazione più ampia viene scomposta in sottogruppi – o strati – di natura abbastanza omogenea. Nel caso specifico dello studio di sieroprevalenza per SARS-CoV2 sono stati presi in considerazione i seguenti strati per il campionamento casuale: genere; età; settori di attività economica; Regione e Provincia Autonoma di residenza. Inoltre è stato considerato preferibile lo schema di campionamento legato a schemi di selezione a due stadi stratificati. I dettagli e i risultati dello studio sono reperibili al sito web del Ministero della salute (www.salute.gov.it).

Lorenzo Marafatto