Alla scoperta di legalità e civismo con la “BILL”

Quest’anno a scuola ci è stato permesso di riflettere sulla parola e sul concetto di legalità e abbiamo potuto farlo grazie alla partecipazione ad un progetto promosso dalla Biblioteca di Cordovado e dalla cooperativa Damatrà. Il progetto è stato possibile grazie alla presenza nella nostra regione della BILL, la Biblioteca della Legalità, nata per diffondere la cultura della legalità, responsabilità e giustizia attraverso la lettura. 

Abbiamo così iniziato il nostro percorso che si è mosso entro i confini dell’Educazione Civica e che è partito dalla considerazione che la legalità serve a far star bene le persone all’interno di una comunità. Abbiamo proseguito nel viaggio tra video e libri, tanti libri che la BILL ci ha messo a disposizione. In modo particolare ci sono state offerte, attraverso dei video, delle “Pillole di memoria” che ci hanno aiutato a ricostruire la vita e la storia di piccole e grandi donne e uomini che hanno offerto alla legalità il sacrificio più grande, quello della propria vita. 

Insieme agli operatori e agli insegnanti abbiamo scoperto i valori e gli ideali che hanno plasmato le vite della giovanissima Rita Atria, di Lea Garofalo e della figlia Denise, di Peppino Impastato che hanno combattuto contro la mafia. Attraverso le loro vicende e grazie alle numerose storie che ci hanno offerto i libri della biblioteca itinerante, che è giunta anche nella nostra scuola, abbiamo riflettuto e compreso. Compreso che la legalità è la capacità di vivere secondo la legge e la giustizia, ma soprattutto la voglia e il desiderio di farlo. Compreso che essa ci permette di vivere liberi e di respirare senza sentirci sopraffatti dalla soffocante stretta della malavita. Compreso che, affinché essa diventi possibile, a volte perdiamo i nostri affetti, la nostra quotidianità e, infine, purtroppo, anche la nostra vita. 

Ci siamo chiesti, dopo aver letto, visto e ascoltato, cosa ci abbiano lasciato persone e storie che abbiamo incontrato durante questo percorso. Il seme di un desiderio: di guardare tutti nella stessa direzione, che è quella di conoscere e guardare il mondo con un senso critico che ci permetta di scegliere, di essere liberi, di prendere parte, di prendere la parte giusta. 

“La mafia uccide, il silenzio pure” dice il giovane Peppino Impastato, ed è per questo che far circolare tra i ragazzi libri e idee attraverso una biblioteca che offre gambe e piedi a romanzi, poesie e graphic novel è importante affinché le parole rompano il silenzio e aiutino noi ragazzi a costruire un concetto di legalità che abbia come primo obiettivo la condivisione di uno sguardo pieno di rispetto verso l’altro e verso noi stessi. 

Il progetto, che si è aperto a dicembre, è stato concluso a maggio con un incontro finale nel quale ci siamo potuti confrontare incontrando a distanza Damatrà tramite un’operatrice che ha messo per iscritto, permettendoci così di fissarle, alcune idee che abbiamo collegato alla parola legalità da cui siamo partiti: onestà, giustizia, senso civico, libertà, rispetto. 

Gli alunni delle classi 2B, 3A, 3B 
Scuola Secondaria di Primo Grado di Cordovado