Sport in zona gialla, le riaperture

Incomincia a vedersi una luce, in fondo a molti mesi di tunnel, anche nel mondo dello sport, che ha subito effetti pesantissimi a causa della pandemia, a ogni livello. Il decreto-legge 65 del 18 maggio (Misure urgenti relative all’emergenza epidemiologica da COVID-19) ha introdotto nuove disposizioni che interessano le attività sportive in zona gialla. 

Il testo della normativa ha previsto che a partire dal 24 maggio siano consentite le attività delle palestre nel rispetto delle linee guida e dei protocolli del Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio, assicurando il rispetto della distanza interpersonale di due metri ed adeguati sistemi di ricambio dell’aria. Permane, dunque, il divieto di svolgimento di qualsiasi disciplina di contatto all’interno dei luoghi chiusi. Gli sport all’aperto, invece, anche di squadra, sono permessi, in zona gialla, dal 26 aprile. 

Dal 1° luglio potranno riprendere le attività di piscine e centri nuoto, anche coperti, sempre nel rispetto delle linee guida e dei protocolli del Dipartimento. Le piscine all’aperto, nelle regioni in zona gialla, avevano riaperto il 15 maggio. 

Il decreto contiene anche disposizioni sulla riapertura al pubblico degli eventi sportivi. Dal 1° giugno all’aperto e dal 1° luglio al chiuso è possibile la presenza di pubblico agli eventi e alle competizioni sportive, seguendo alcune indicazioni: distanza interpersonale di almeno un metro per gli spettatori non conviventi e per il personale; capienza consentita della struttura non superiore al 25% di quella massima, e comunque non superiore a 1000 spettatori per gli impianti all’aperto e 500 per quelli al chiuso; rispetto delle linee guida. In assenza di tali requisiti, gli eventi dovranno svolgersi senza pubblico.