In scena “l’erbario di famiglia”

Una nonna, una madre, una figlia e una bambina che deve ancora venire al mondo. Sono le protagoniste dell’universo femminile al centro dello spettacolo teatrale “Erbario di famiglia”, che la compagnia di Arti e Mestieri di Pordenone ha proposto il 29 luglio nell’arena di Palazzo Cecchini.

Quattro esistenze sintetizzate dal talento dell’attrice Elisa Occhini, genovese di nascita e torinese di adozione, vincitrice nel 2009 del premio “Teatri Possibili” di Pieve Ligure come miglior attrice. Dal 2011 interpreta testi di sua produzione, tra cui “Erbario di famiglia”. “Il mio è un dono: ce l’ha mia mamma, ce l’ha mia nonna e ce l’avrai tu. Se sei femmina”. Così inizia il racconto di Teresa al suo pancione, in cui abita un bimbo. Il “dono” di cui parla è la capacità di generare vita, di far nascere fiori in un giardino deserto, di tessere storie e di unire i ricordi.

Questa madre-giardiniera cura le piante come la vita che porta in sé. Nel viaggio a ritroso nel tempo alla ricerca di radici profonde, quasi metafisiche, in cui Teresa si pone la domanda: “Ma io da dove vengo?”. A dare una risposta sono piante e fiori, i veri insegnanti, detentori di un sapere antico, spiegano l’ecologia familiare in cui è vissuta Teresa; sempre loro chiariscono i ricordi, dipanano i dubbi. Lo spettacolo è stato patrocinato dal Comune di Cordovado e sponsorizzato dalla Regione.