Il ricordo

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Per gentile concessione dell’autore Franco Daneluzzi, nostro collaboratore, pubblichiamo il componimento poetico letto in Chiesa durante i funerali del compaesano Luigi Scaini, scomparso lo scorso 30 ottobre.

A GIGI

La gerla piena
ti ha piegato la schiena.
Trascinavi gli zoccoli
sopra un sentiero
sempre più stretto.
In fondo
i raggi del sole
si confondevano
con il buio del niente
e l’orizzonte
si lasciava quasi toccare.
Eri un fiore di montagna,
cresciuto correndo
incontro alla vita,
vestendone i colori
nel tuo essere stato onesto
e sincero, che all’intorno
invecchiando spargevi.
Invano hai cercato di strappare il peso
che ti tormentava le ossa e
la nebbia che ti avvolgeva gli occhi,
oramai rivolti solo al passato.
Le tue giornate erano quadri
di grandi pittori,
dipinti con sudore e umiltà.
Il più intimo era per Francesca
che adoravi.
Il più affettuoso per i figli
inalterata comunione
di speranze e delusioni.
Il più bello per i nipoti
inno alla gioia di un nonno esemplare.
Il più sincero era per gli amici
montagne di rispetto e disponibilità.
Ecco Gigi. Sei arrivato.
E vorrei che su quella gerla
rimanesse solo
il ricordo dei tuoi sacrifici e
i colori e la luce
del tuo sorriso.
CIAO GIGI.
Franco Daneluzzi