La Pezzata Rossa Italiana in Friuli: Innovazione e qualità

Nella nostra regione Friuli Venezia Giulia, una razza bovina attira da qualche anno l’attenzione della comunità scientifica e degli agricoltori locali. Si tratta della Pezzata Rossa Italiana (PRI), una razza a duplice attitudine con una storia radicata nella tradizione agricola friulana.

Un progetto di ricerca scientifica e trasferimento tecnologico biennale, coordinato dal professor Edi Piasentier dell’Università di Udine, coinvolge 24 partner, tra cui l’Università di Udine, l’Associazione nazionale allevatori bovini di Pezzata rossa italiana (Anapri), l’Associazione allevatori del Friuli Venezia Giulia (Aafvg), aziende agricole e cooperative agricole. Tra le altre, partecipa al progetto anche l’azienda agricola Santa Caterina di Ambrosio Carlo di Cordovado.

L’obiettivo principale del progetto è valorizzare la carne di Pezzata Rossa attraverso l’innovazione di processo e di prodotto, riducendo allo stesso tempo lo spreco alimentare e promuovendo la sostenibilità ambientale e il benessere animale. La collaborazione tra le aziende agricole, le cooperative e l’università ha portato alla costituzione del Polo della Carne PRI e, successivamente, alla creazione della cooperativa “La Rossa Pezzata del Friuli Venezia Giulia”. La Pezzata Rossa Italiana è una razza bovina di grande importanza per il territorio. Originariamente nota come “Pezzata rossa friulana”, questa razza offre non solo una produzione di latte di alta qualità ma anche una notevole produzione di carne.

Nel 2018, ad esempio, la produzione di latte è stata di 7.233 chilogrammi, con un contenuto di grasso del 3,95% e proteine del 3,43%. Fino a poco tempo fa la maggior parte dei vitelli e delle vacche anziane veniva venduta fuori dalla regione, perdendo così il valore aggiunto derivante dalla produzione e commercializzazione della carne e dei suoi derivati. Il progetto ha cambiato questa situazione, creando un polo regionale che concentra l’offerta di bovini adulti destinati alla produzione di carne di Pezzata Rossa.

L’attività di trasferimento tecnologico del progetto non si è limitata solo alla produzione di carne. Un aspetto significativo è stato l’introduzione di un hamburger a basso contenuto di grasso, sviluppato per rispondere alle esigenze dietetiche e salutistiche dei consumatori. Questo prodotto è stato ottenuto grazie all’impegno degli allevatori nell’implementare diete che riducono il contenuto di grasso nelle carni bovine, contribuendo così alla salute dei consumatori. In conclusione, il progetto biennale sulla Pezzata Rossa Italiana in Friuli rappresenta un esempio di successo di collaborazione tra università, aziende agricole e cooperative.

La creazione della filiera integrata è un passo importante verso la sostenibilità ambientale e il benessere animale, contribuendo al contempo alla crescita economica della regione. La Pezzata Rossa Italiana ora occupa un posto speciale nell’agricoltura del Friuli Venezia Giulia, grazie a questo progetto di ricerca e innovazione.

Lorenzo Marafatto