A un cordovadese il Premio Brunetta

Il vincitore della seconda edizione del concorso “Giovani talenti di design Renato Brunetta – 2011“, nato dalla collaborazione dell’ex ministro con l’azienda Midj srl e promosso e sponsorizzato anche da altri enti e aziende, è di Cordovado. Si tratta di Andrea Petitti, 32 anni, laureato in Product Design Engineering al Politecnico di Milano, che attualmente segue un programma di ricerca e sviluppo in un’azienda di porte blindate.

Come è venuto a conoscenza del concorso?

“Il concorso si tiene già dall’anno scorso e in effetti ho partecipato anche alla prima edizione. Quest’anno il bando è stato lanciato in aprile al salone del mobile di Milano alla presenza del ministro stesso. In seguito è stato pubblicato su internet, io mi sono informato proprio da lì”.

Qual è la sfida lanciata dal bando?

“Il bando invitava a ideare, progettare e realizzare una sedia o un tavolo per ambiente sia pubblico sia privato. Ho preferito il soggetto della sedia”.

E il tema attorno al quale ha operato?

“Ho adottato una visione fondata sul minimalismo e sulla pulizia formale per realizzare un oggetto molto semplice, peculiarità del quale è il fatto di essere impilabile”.

Descriva il suo prodotto e come lo ha realizzato.

“Si chiama “Sieda”: è una sedia semplice, il cui fascino è racchiuso all’interno dei meccanismi in essa contenuti. Per costruirlo ho realizzato delle tavole tecniche, in seguito ho proceduto con la fase manuale, fase peraltro favorita dal fatto che ho potuto adoperare mezzi e materiali semplici. E’ risultata un oggetto capace di dare notevole lustro all’estetica dunque sarà la maniera in cui sarà utilizzata a valorizzarla. La bellezza è costituita anche dal modo in cui si impiega un oggetto!”

Quali erano le scadenze? E la data del verdetto finale?

“E’ stata una vera e propria sorpresa, nel senso che la comunicazione sarebbe dovuta avvenire con un’email che però non è arrivata perché era stato digitato in maniera errata l’indirizzo di posta. Dunque, navigando in rete, ho aperto la pagina relativa al concorso e sono rimasto alquanto colpito di vedere che mi era stata assegnata la vittoria con la motivazione: “maturità del progetto, facilità di realizzazione, linea coerente con la co temporaneità, economicità di produzione, funzionalità derivata in particolare dall’impilabilità della seduta”. Sì, è una grande soddisfazione”.

Ancor più perché si sarà confrontato con concorrenti molto validi: quanti sono stati i partecipanti al concorso?

“I concorrenti erano in tutto 184, circa il doppio rispetto all’edizione precedente. Poichè la scelta del vincitore avviene in modo totalmente anonimo, ogni progetto era contrassegnato da un numero. Il mio era il 124”.

Aspettative per il futuro?

“Ho la viva speranza che il lungo lavoro di studi e di formazione professionale porti i suoi frutti”.

Kezzia Apetogbo