Cordovado (e l’Italia) alla conta

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Cordovado (e l’Italia) alla conta L’Italia si conta, Cordovado pure: per capire, attraverso i numeri, chi siamo, come stiamo cambiando, in quale direzione ci stiamo muovendo. A dieci anni di distanza dal precedente, a 150 dall’Unità celebrata lo scorso marzo, l’Istat realizzerà il XV Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, rilevando le caratteristiche di 25 milioni di famiglie, circa 61 milioni di cittadini italiani e di stranieri residenti distribuiti in oltre 8.000 Comuni. Il censimento permette di desumere la popolazione sia a fini giuridici sia a fini elettorali: per ripartire i seggi nelle elezioni europee, politiche e amministrative, ad esempio. Per la Protezione Civile è fondamentale conoscere la distribuzione territoriale degli edifici e le loro caratteristiche; la raccolta dei dati fornisce inoltre informazioni indispensabili, a chi ha responsabilità di governo, per orientare le politiche economiche, sociali, di sviluppo territoriale e ambientale.

Tra le principali innovazioni del XV Censimento c’è l’invio per posta alle famiglie del questionario che, fino all’edizione scorsa, veniva invece consegnato dai rilevatori comunali casa per casa. I questionari sono stati recapitati, assieme a una Guida alla compilazione, a partire da metà settembre, e ci sarà tempo dal 9 ottobre, data di riferimento del Censimento, fino al 20 novembre, per la compilazione stessa. Quest’ultima è obbligatoria, e per la prima volta prevede più possibilità: via web, collegandosi al sito http://censimentopopolazione.istat.it e utilizzando la password stampata sulla prima pagina del questionario, oppure cartacea, consegnando il questionario in Comune oppure in posta. Saranno comunque attivi anche tre rilevatori, scelti da una graduatoria comunale composta per le rilevazioni statistiche nel gennaio 2010.

L’immensa mole di dati sarà poi elaborata dall’Istat: i risultati complessivi non si avranno, in realtà, prima del 2014. Per ora, quindi, accontentiamoci di guardare nel passato: il grafico qui sotto riporta l’evoluzione della popolazione cordovadese rilevata dai censimenti dall’Unità d’Italia ad oggi. A parte l’indisponibilità del dato riferito al 1861, ci sono stati due “salti”: nel 1891 a causa di una grave crisi economica e nel 1941 perché l’Italia era in guerra.

Antonio Costantini