Progetto “Saluta il tuo vicino” parte anche a Cordovado

L’iniziativa dal curioso nome è nata dall’Osservatorio Sociale Comunale di Casarsa della Delizia con l’intento di andare incontro ad un bisogno concreto riscontrabile nelle nostre comunità, ovvero la necessità di mettere in piedi una rete sociale tra i cittadini che possa creare buone pratiche di mutuo aiuto tra le persone, in modo da prevenire possibili situazioni di solitudine e disagio.

Il mondo attuale, complice anche la crisi economica, ci fa spesso correre in affanno a testa bassa e con i paraocchi, cercando di raggiungere le proprie mete personali ma perdendo spesso di vista ciò che ci sta attorno. Si può trattare dei nostri vicini, che magari non sappiamo nemmeno chi sono e come si chiamano, e forse nemmeno ci interessa saperlo.

Questo comportamento può portare ad ignorare, magari per semplice distrazione, lo stato di necessità di qualcuno, il suo malessere muto. Pensiamo ad un anziano che vive in solitudine, ad un disabile, ad una famiglia che fatica ad arrivare a fine mese. Il guardare solo a noi stessi e il non saper accorgersi dell’altro può anche far perdere l’occasione di conoscere belle persone che vivono attorno a noi senza che ce ne rendiamo conto.

Da queste semplici considerazioni è nato il progetto “Saluta il tuo vicino”, che dopo il debutto casarsese è stato presentato in cooperazione con i servizi sociali negli altri comuni del sanvitese interessati, con l’intendo di estenderlo. Cordovado ha accolto l’iniziativa e tramite l’assessorato alle Politiche sociali sono stati organizzati due momenti di incontro e presentazione a febbraio, in sala civica e presso il centro sociale di Suzzolins. “L’obbiettivo del progetto è evitare l’isolamento delle persone, rompendone la solitudine”, spiega Lucia Brunettin (vicesindaco con delega ai Servizi sociale e alle Politiche giovanili). “Gli incontri intendevano essere anche occasioni per favorire la nascita di contatti e per discutere eventuali situazioni problematiche”. Nel corso dei due appuntamenti è stato individuato un gruppo di volontari che periodicamente incontrerà l’assistente sociale, creando così un filtro capace di prevedere situazioni di emergenza e di coordinare gli interventi.