Misurare un terremoto

Pubblicato in Cultura

A Cordovado abbiamo a disposizione una utile ed interessante risorsa scientifica: la stazione sismografica autocostruita e gestita da Morgan Trevisan. Come riporta egli stesso nel suo sito, la stazione è composta da tre sensori, due a rilevazione orizzontale (Nord ed Ovest) ed uno verticale. Il tutto è sempre in funzione, 24 ore su 24, sette giorni su sette. Vediamo come funziona la misurazione dei terremoti che viene appunto effettuata dalle stazioni sismografiche.

Durante un terremoto, le vibrazioni causate dalla rottura della roccia lungo una zona di faglia si irradiano verso l’esterno dal punto di rottura. Lo strumento utilizzato per registrare e misurare queste vibrazioni è chiamato sismografo. I sismografi tradizionali consistevano in un elemento sensibile, chiamato sismometro, un amplificatore e un’unità di visualizzazione. La registrazione visiva prodotta da un sismografo è chiamata sismogramma. Nei sismografi moderni, il display viene sostituito o ampliato con un digitalizzatore e una memoria digitale locale (ad esempio dischi rimovibili) o un sistema di telemetria che utilizza radio, telefono o Internet per inviare il flusso di dati digitali a un sito centrale di registrazione e analisi, proprio come avviene per la stazione di Morgan Trevisan.

Per determinare il movimento della terra durante un terremoto, il movimento del suolo deve essere misurato rispetto a qualcosa che rimane relativamente fisso (cioè non influenzato dallo scuotimento). In un sismometro, l’oggetto fisso è costituito da una massa sospesa su molle all’interno di una cassa. Durante un terremoto, la massa rimane ferma mentre la cassa intorno ad essa si muove con il terreno che trema. La maggior parte dei sismometri moderni funziona elettromagneticamente. Un grande magnete permanente viene utilizzato per la massa e la custodia esterna contiene numerosi avvolgimenti di filo sottile. I movimenti della cassa rispetto al magnete generano piccoli segnali elettrici nella bobina del filo.

Per caratterizzare completamente il movimento della terra, il movimento deve essere misurato in tre direzioni perpendicolari. Di conseguenza, i sismografi utilizzano spesso tre sensori, registrando in ciascuna delle direzioni nord-sud, est-ovest e verticale (su e giù).
Per approfondire: https://it.wikipedia.org/wiki/Sismografo. Il sito di riferimento per la stazione sismografica di Cordovado è: https://www.facebook.com/groups/357870742078.

Lorenzo Marafatto