Il Tagliamento a Stalis

Anche il Comune di Cordovado ha aderito alla protesta simbolica che la sera del 10 febbraio ha visto i comuni italiani spegnere piazze e luoghi rappresentativi per la comunità.

Un’iniziativa in segno di protesta contro il rincaro delle bollette energetiche, divenuto un vero e proprio salasso per famiglie imprese ed enti locali. Nel nostro paese è stato spento il municipio. L’iniziativa è stata promossa da Anci, Associazione nazionale dei comuni italiani, a livello sia nazionale sia regionale.

Così come riportato nel sito web Anci, il presidente dell’associazione Antonio Decaro, sindaco di Bari, ha spiegato a RaiNews24: “Con l’illuminazione pubblica i Comuni italiani danno luce a tutto il Paese. Ma senza ristori i rincari delle bollette potrebbero non solo spegnere le nostre città ma avere ripercussioni anche sui bilanci e sui servizi essenziali. Giovedì 10 febbraio abbiamo scelto di spegnere per qualche minuto monumenti ed edifici pubblici simbolici, per richiamare l’attenzione del governo. È un problema che riguarda tutti, dalle aziende, alle famiglie fino agli enti locali. Nei bilanci dei Comuni – ha aggiunto Decaro – il costo dell’energia oscilla intorno al miliardo e ottocento milioni. Un rincaro stimato del 30 per cento non ci permetterebbe di chiudere i bilanci e potremmo essere costretti a tagliare servizi essenziali, a cominciare dalla pubblica illuminazione che svolge un ruolo fondamentale anche in termini di sicurezza urbana”. Decaro ha poi rammentato che, a causa della pandemia, i Comuni si sono visti ridurre significativamente la capacità fiscale.