Un plauso all’associazionismo cordovadese

Sabato 26 agosto si è inaugurata la mostra per i 35 anni del gruppo Sbandieratori e Tamburi di Cordovado, a palazzo Cecchini nelle sale espositive assieme alla presentazione del libro, a cura di Lucio Leandrin, “1988-2023. Storia, eventi e testimonianze”, alla presenza del sindaco Lucia Brunettin e del presidente del gruppo Sbandieratori Matteo Petraz.

Sbandieratori Cordovado

Un bel momento per fare il punto sull’attività svolta da questo gruppo che ha portato il nome di Cordovado in molte città italiane ed estere, ma anche per una riflessione sull’associazionismo che in paese ha svolto e continua a svolgere un ruolo importante a livello culturale, sportivo, sociale maturando e proponendo iniziative con frequenza e qualità.

Nel 2021 ho curato personalmente la mostra fotografica e documentale per i 60 anni di teatro a Cordovado che testimonia un percorso analogo e per certi versi uguale, più di 200 volontari hanno imparato a recitare diventando attori così come quasi duecento sono stati sbandieratori e tamburini, con gli esordi guasconi e impacciati, come con Gianpaolo Venturini all’inizio del gruppo sbandieratori, con la musica in cassetta inserita nel lettore dell’automobile con il cofano aperto per dare ritmo alle esecuzioni nelle prove, analogamente come la costruzione degli scenari teatrali con papà Tarcisio che costruiva colonne marmoree assemblando i fustini di detersivo per lavatrice, in cartone.

Parallelismi che ovviamente possiamo estendere a questo giornale, nato dall’uso di un ciclostile in oratorio con don Paolo Brunetti e che si avvaleva in un secondo momento, di sviluppo e incollaggio manuale delle fotografie autoprodotte a casa di Walter Marzin in una vasca da bagno. Volontariato che si nobilita con la Protezione Civile, l’AVIS, l’AIDO e tutte le associazioni che lavorano con slancio per il prossimo e per la comunità.

Nell’afoso pomeriggio che preludeva all’inizio della rievocazione storica, assieme a molti amici, compagni di molte iniziative, questa riflessione mi ha confermato che Cordovado attraverso l’associazionismo esprime un alto potenziale di sincero amore per il territorio e una maturità civica invidiabile, un grande plauso a tutti i gruppi e al gruppo Sbandieratori e Tamburi: auguri per i prossimi 35 anni e oltre.

Già all’orizzonte si profila la possibilità di festeggiare, nel 2024, i 50 anni della prima iniziativa a Palazzo Cecchini, con la prima mostra, nel luglio del 1974, dell’artista Luigi Duz ed è in corso di attuazione altresì il recupero di opere pittoriche murali del nostro artista Duz, in una filosofia di stimolare, rilanciare, incitare, un già ricco associazionismo cordovadese.

Roberto Zanin