Settimana “corta” all’istituto comprensivo

L’Istituto Comprensivo di Cordovado, con i suoi 11 plessi, ha deciso di adottare la settimana “corta”. La scelta, che per il momento viene avviata come sperimentazione, a partire già dal prossimo anno scolastico 2022-2023, prevede una frequenza scolastica da lunedì a venerdì invece che da lunedì a sabato. Formalmente il consiglio di Istituto è l’organo unico che ha la facoltà di decidere sul tempo scuola, ma in questo caso, oltre ad aver sentito il parere del Collegio dei Docenti, il consiglio di Istituto ha deciso di effettuare preventivamente un sondaggio conoscitivo per indagare le opinioni delle famiglie sull’argomento. Lo scopo di questo sondaggio era avere un segnale il più possibile chiaro sulle intenzioni degli “utenti” della scuola rispetto alla sua organizzazione, per procedere nella direzione che essi stessi preferiscono.
Il dirigente prof. Alessandro Venerus ha ricordato al “Messaggero Veneto”, in occasione dell’avvio del sondaggio, lo scorso 7 aprile, che le scuole dell’infanzia e le primarie a tempo pieno operano già con un orario settimanale dal lunedì al venerdì, diversamente dalle scuole primarie a tempo normale e quelle secondarie di primo grado dei vari plessi.

L’esito del sondaggio stesso, dal punto di vista dell’affluenza, è stato il seguente: su 1.668 genitori aventi diritto di voto, il numero di votanti è stato di 685, pari al 41,07% dei genitori degli alunni. Sempre al “Messaggero Veneto”, il 31 maggio, il dirigente, mettendo in relazione i genitori che hanno espresso almeno un voto con gli alunni che essi “rappresentano”, cioè 506 su 834 alunni, mostra come la percentuale di “alunni” a cui corrisponde un voto sia in effetti del 60,67%.
Dal punto di vista dei risultati del quesito “settimana corta si oppure no” l’esito è stato: sì per il 69,78%, no per il 30,22%.
Dopo l’analisi del sondaggio ed altre riunioni e confronti, il Consiglio di Istituto ha quindi deciso di procedere alla suddetta sperimentazione della settimana scolastica “corta”, grazie anche alla collaborazione dei sindaci dei Comuni interessati, per pervenire ad un orario che sia compatibile con l’erogazione dei servizi di cui si occupano i Comuni stessi, come mense, trasporti, servizi di pre-post scuola.